Conosciuto anche come Pi Lo Chun, il curioso nome di questo tè ha visto diverse versioni fra cui la più antica, Xia Sha Ren Xiang, che significa letteralmente “fragranza stupefacente”. La leggenda sulla sua scoperta racconta di una raccoglitrice di tè la quale, non avendo più spazio nel cesto, mise le foglie di questo tè fra i seni. Il tè, riscaldato dal suo corpo, emise un forte aroma sorprendendo la ragazza.
Attualmente la nomenclatura più diffusa è composta dalle caratteristiche principali di questo tè: l’intenso colore verde (Bi), la forma arrotondata come una chiocciola (Luo) e la raccolta che avviene all’inizio della primavera (Chun).
Questo tè verde cinese viene coltivato prevalentemente nella zona del Dong Ting, provincia Jiangsu ma cresce anche nelle province del Zhejiang e Sichuan presentando alcune caratteristiche differenti rispetto alla zona d’origine. Sia la raccolta che la lavorazione vengono fatte interamente a mano, selezionando solamente il germoglio e la prima foglia, e al consumatore si presenta in sette gradi di qualità. È un prodotto che gode di un’alta e antica considerazione in Cina e gli intenditori del tè lo annoverano fra i migliori prodotti; basti pensare che per produrre un chilogrammo di Bi Luo Chun First Grade sono necessarie 120mila foglie.
Raffinato, dolce ed aromatico, il Bi Luo Chun dev’essere assaporato secondo il metodo orientale ed utilizzando il Gaiwan.
Articolo pubblicato sul magazine Dolce Vita online