Il Ruanda si colloca nell’Africa orientale e ha un paesaggio montuoso e verdeggiante. Ospita il famoso Parco Nazionale dei vulcani con il monte Karisimbi, alto 4507 metri, dove si possono trovare i gorilla e i cercopitechi dorati. A sud si trova invece il Parco Nazionale di Nyungwe, che vanta un’antica foresta pluviale, habitat di scimpanzé e altri primati. A fronte di questa bellezza, il Paese è tristemente noto per il massacro di quasi un milione di persone di etnia Tutsi durante la terribile guerra civile nel 1994.
La produzione del tè, la più importante risorsa economica che offre lavoro a una larga parte della popolazione, è stata influenzata dalle vicissitudini politiche ma negli ultimi vent’anni si è ripresa con progetti di ristrutturazione delle fabbriche e bonifica delle piantagioni.
Oltre il 90% della produzione di tè è destinata all’esportazione e una delle piantagioni più conosciute è Rukeri che si trova a Nord-Ovest, a un’altitudine tra 1500-2000 metri immersa in un clima umido. È stata la prima piantagione, dal 2014, a produrre tè a foglia intera e tè biologici e da oltre 40 anni, come in altre piantagioni africane, si annovera la produzione dei tè neri CTC che non si è fermata neppure durante la guerra civile. Le foglie di questo tè che si possono vedere nelle foto, producono un infuso chiaro e limpido con un fresco aroma speziato.
Articolo pubblicato sul magazine Dolce Vita online