Sicuramente conoscerete il tè matcha in quanto in Giappone viene utilizzato come spezia e colorante verde naturale in cibi tradizionali. Io vi parlerò del tè matcha nel suo consumo più tradizionale, ovvero come bevanda.
Il tè matcha non si prepara come un tè normale ma abbiamo bisogno di almeno tre oggetti per gustarlo in casa (molti di più per la cerimonia!): una spatola di bambù (chashaku) che ci serve per dosare la quantità di polvere di tè, un frustino di bambù (chasen) per emulsionare la polvere con l’acqua e la tazza (chawan) che data l’importanza del tè dovrà essere fatta da abili mani artigiane ed essere abbastanza ampia.
Il matcha si presenta come una fine polvere verde brillante che sul mercato possiamo trovare in diverse gradazioni di qualità e quindi di prezzo. Per preparare una tazza di questa energizzante bevanda è necessario portare l’acqua a 70° e versarla nella tazza dove avremo precedentemente messo una dose di tè.
Il movimento di emulsionare l’acqua con il tè, che vi porterà ad avere sulla superficie la famosa “spuma di giada”, non è così scontato e vi invito a cercare qualche video su internet per capire meglio come procedere. Il sapore del matcha è molto erbaceo e amaro, vi proporrò nelle prossime uscite qualche alternativa per berlo “all’occidentale”.
Articolo pubblicato su Dolce Vita Magazine