La nascita del tè servito freddo si deve a un’intuizione del mercante Richard Blechynden che nel 1904 si trovava all’Esposizione universale di Saint Louis negli Stati Uniti. Quell’estate faceva molto caldo e il suo tè fumante non era invitate per i visitatori della manifestazione, ebbe quindi l’idea di mettere due cubetti di ghiaccio in un bicchiere e di versarvi sopra il tè nero ancora caldo: fu così che nacque il primo tè freddo. A seguito del successo, questa bevanda ha visto la sua produzione industrializzarsi ed espandersi in tutto il mondo in versione liquida già pronta da bere, molto zuccherata e aromatizzata al limone o alla pesca e anche liofilizzata.
In realtà alcune delle più antiche ricette per il tè freddo risalgono al 1870, qualche anno dopo l’invenzione del ghiaccio artificiale. Due dei primi libri di cucina che contengono ricette per preparare il tè freddo sono il Buckeye Cookbook di Estelle Woods Wilcox, e Housekeeping in Old Virginia di Marion Cabell Tyree e risalgono entrambe alla fine dell’Ottocento.
Se volete farvi un buon tè freddo vi consiglio di partire da uno sciroppo di tè. Mettete in un pentolino 250 ml di acqua con 150 gr di zucchero. Fate bollire alcuni minuti poi aggiungete due cucchiai colmi di tè nero, meglio se aromatizzato (tipo Earl Grey). Lasciate in infusione 5 minuti poi filtrate le foglie del tè. Lo sciroppo si conserva in frigo in un barattolo di vetro e va consumato miscelandolo con acqua fredda nella misura di 1/5.
Articolo pubblicato su Dolce Vita Magazine