Gunpowder (zhū chá), è il tè verde cinese più conosciuto nel mondo ed è stato il primo ad essere importato in Europa già agli inizi del XVII secolo. La sua produzione risale alla Dinastia Tang e ad oggi la coltivazione si estende a tutta la provincia di Zhejiang ed oltre.
Caratteristica principale è la forma di piccole palline che viene data alle foglie durante la lavorazione; attualmente il Gunpowder viene arrotolato a macchina ma nelle varietà più pregiate è ancora arrotolato a mano.
Dal sapore fresco e pungente la qualità del Gunpowder dipende dalle dimensioni delle foglie: è una regola generale quella secondo cui i tè più pregiati sono ottenuti da foglie più piccole e giovani.
Anche se di largo consumo tramite preparazione occidentale, non è un tè facile da preparare: il rischio infatti è che venga troppo forte cioè amaro. Quando ciò accade significa che sono state usate troppe foglie per la quantità di acqua utilizzata (la dose giusta è un cucchiaino raso per ogni tazza) oppure le foglie sono state lasciate in infusione per troppo tempo (l’infuso ottimale non supera i 3 minuti). Un altro punto molto importante riguarda la temperatura dell’acqua che, come per tutti i tè verdi, non deve superare gli 80°.
L’infusione ottimale ha un colore ramato, profumo intenso con note di erba fresca e sapore leggermente aspro. Il Gunpowder si può gustare anche con la tradizionale ricetta magrebina: aromatizzato alla menta e dolcificato con lo zucchero secondo una preparazione particolare diventa il simbolo dell’ospitalità di questa regione.
Articolo pubblicato sul magazine Dolce Vita online