Un antico detto cinese recita “L'acqua è la madre del tè, la teiera suo padre ed il fuoco il suo maestro”.
Quando si prepara il tè spesso si dà poca importanza all’acqua che invece è parte integrante e fondamentale per la resa dell’infusione.
“Il Canone del tè”, la prima monografia sul tè scritta da Lu Yu nel 758 all'epoca della dinastia Tang, ci fornisce alcuni suggerimenti sulla scelta dell’acqua. In questo manoscritto ci suggerisce come prima scelta l’acqua di fonte montana, come seconda scelta l’acqua di fiume e in ultimo quella di pozzo. Attualizzando il concetto è preferibile utilizzare acqua pulita e il più possibile fresca (con maggiore ossigeno) e personalmente vi suggerisco acqua minerale a bassissimo residuo fisso, soprattutto per i tè verdi, bianchi e gialli; per gli altri tè anche l’acqua di rubinetto va bene se di buona qualità.
In merito alla temperatura Lu Yu scriveva quanto segue “Quanto alla bollitura, quella con bolle come occhi di pesce e suono debole è considerata la prima bollitura. Quella in cui le bolle, simili a perle di una collana, si raccolgono lungo il bordo del recipiente come in una sorgente gorgogliante è considerata la seconda bollitura. Quella simile a marso che montano e onde che si infrangono è considerata la terza bollitura, superata la terza bollitura l’acqua invecchia e non si può più bere”. Per l’aspetto della temperatura vi invito a leggere le indicazioni che trovate sempre sulla confezione del prodotto, aiutandovi con un termometro da cucina, così non potete sbagliarvi!
In ultimo, quando versate l’acqua nella tazza o nella teiera, evitate di buttarla direttamente sulle foglie ma fatelo lungo i bordi così da non “traumatizzare” il vostro tè!
Articolo pubblicato su Dolce Vita Magazine